Il Taijiquan 太極拳 (Pugilato dell'estrema Polarità), definito anche “meditazione in movimento”, nasce come Arte Marziale e si attribuisce la sua codificazione al monaco taoista Zhang Sanfeng (VII secolo) fondatore della scuola Wudang quan, che riuscì ad esprimere fisicamente la filosofia del Tao Te Ching, testo cinese scritto da Lao Tze che afferma: “la morbidezza può vincere la durezza”. Il Taijiquan è una forma di esercizio fisico lento e armonico; la sua pratica migliora notevolmente la conoscenza ed il controllo del proprio corpo ed è adatta a persone di ogni età.
Si narra che Zhang Sanfeng elaborò il Taijiquan osservando la lotta tra un airone e un serpente e come quest'ultimo riusciva a sottrarsi ai colpi di becco dell'uccello grazie ai suoi movimenti sinuosi, morbidi e improvvisamente fulminei.
La comprensione del Taijiquan (o Tai Chi Chuan) poggia sul disconoscere buona parte delle nostre credenze, in cui la forza si esprime in maniera rigida, utilizzando solamente la potenza muscolare esterna che svanisce rapidamente con l'invecchiamento.
Sviluppare la flessibilità e la mutevolezza conoscendo e scoprendo le reali capacità del nostro corpo per sfruttarle al massimo ed al momento opportuno, grazie alla sensibilità che si acquisisce con la pratica, creerà invece un tipo di forza che durerà anche nella vecchiaia rendendoci temibili combattenti oltre a donarci uno stato di salute davvero ottima.
Dal 2016, grazie ad un viaggio studio in Cina, il M°Milo Giovanelli ha potuto praticare il Taijiquan dello stile Yang direttamente da un successore di 5a generazione della famiglia Yang; questo gli ha permesso di accedere alla pratica originale ed antica di quest'Arte, esattamente come il suo fondatore l'aveva codificata.
Fu Yang Luchan a codificare questo stile di Taijiquan, ed anche ad attriubure le caratteristiche a tutta l'Arte Marziale. Egli visse come servitore presso la Famiglia Chen, dalla quale fu letteralemente comprato. Egli essendo molto curioso spiava gli allenamenti del loro stile Marziale, proveniente dallo Shaolinquan; nel momento in cui venne scoperto la sua bravura fu tale da permettergli di essere accettato come allievo nonostante fosse esterno alla famiglia. Alla morte del patriarca dei Chen a Yang Luchan venne restituita la libertà, egli quindi iniziò la sua opera di insegnamento di quello che solo dopo anni fu denominato, grazie ad un suo allievo, come Taijiquan.
A Pechino Yang divenne così conosciuto e rispettato per la sua tecnica da acquisire il soprannome di "Colui che non conosce rivali".
Il Taijiquan della Famiglia Yang si differenzia dal Taijiquan Yang; questo perchè Yang Luchan fu costretto ad insegnare anche ai miltari dell'alta borghesia. Non potendosi rifiutare, a questi insegnò solo una parte della sua Arte, quella relativa alla lentezza e morbidezza; in realtà il suo Taijiquan presentava anche una parte di grande potenza. Il Taijiquan della Famiglia Yang è quindi quello trasmesso nella sua interezza e completezza da Yang Luchan ai suoi discendenti.
Il M°Milo Giovanelli ha studiato nella YANG CHEN FU SHI TAIJIQUAN BEIJING, la Scuola che fu fondata da Yang Chen Fu, nipote di Yang Luchan.
Questo stile fu codificato da Sun Lutang, che era anche un grande Maestro di Baguazhang e Xingyiquan. Detto anche "Intelaiatura a passi vivaci", questo stile presenta posizioni non molto ampie e movimenti di agilità e velocità.
Il Taijiquan stile Li venne codificato da Li Rui Dong ed è uno stile "minore" ovvero che non appartiene ai 5 stili di Taijiquan più conosciuti.
Esso infatti anche in Cina viene praticato solo in alcune zone e non è largamente diffuso, all'estero è uno stile quasi sconosciuto ed a rischio di estinzione.
Questo Taijiquan viene anche detto "Delle 5 stelle martellanti", facendo riferimento al nome della forma principale a mani nude praticata in questo stile.
Lo stile Li non viene considerato uno stile "puro" ma, per chi è a conoscenza della sua esistenza, gode di grande stima; è un'Arte Marziale complessa con componenti differenti, non solo di Taijiquan, ma che abbraccia trasversalmente numerose discipline. Anche per questo è da considerarsi un patrimonio di inestimabile importanza.